La nostra nuova serie professionale per forze di sicurezza, guardie del corpo e autorità è caratterizzata da dettagli eccezionali e brevettati.
* Un dispositivo di sicurezza con impugnatura rinforzata in plastica antirottura, che collega il contenitore all'asta con il pulsante di spruzzo, impedisce lo "strappo" durante un alterco.
* Con il nuovo dispositivo antifurto sul pulsante di spruzzo, l'utilizzo è possibile solo quando la spilla di sicurezza brevettata è inserita nella testa dello spray. Grazie a una sottile corda elastica a spirale, questa spilla rimane sempre saldamente attaccata all'utente, anche se la bomboletta viene sottratta. La bomboletta senza la spilla di sicurezza è inutile per l'aggressore. Se l'utente recupera il contenitore, la testina è di nuovo perfettamente funzionante dopo aver inserito la spilla di sicurezza.
ATTENZIONE: Il cavo a spirale non è incluso - si prega di ordinarlo separatamente se necessario.
Spray al peperoncino è legale?
In Italia, le normative riguardanti gli spray antiaggressione sono delineate nel DM 103 del 2011, che indica i requisiti che devono possedere gli spray nebulizzanti finalizzati alla difesa personale.
Sono compresi nel decreto gli spray a base di peperoncino, una sostanza che deriva dal Peperoncino di Cayenna il quale, come è noto, possiede un elevatissimo potenziale urticante. In particolare, è l’Oleresin Capsicum, indicato anche con la sigla OC, responsabile dell’effetto urticante.
La concentrazione massima consentita in una bomboletta è indicata dallo stesso Decreto Ministeriale, cui tutti i produttori devono attenersi prima di distribuire sul mercato spray nebulizzatori a base di OC. Il contenuto massimo consentito nei dispenser che contengono spray al peperoncino non può superare i 20 ml.
Allo stesso modo, la composizione della miscela contenuta nell’erogatore non deve contenere elementi cancerogeni, infiammabili, corrosivi o tossici: come si può notare, l’ottica è quella di disabilitare il potenziale dannoso di uno o più aggressori, senza causare danni permanenti.
Per quanto riguarda i composti di derivazione artigianale o casalinga, in rete sono presenti alcune informazioni riguardanti la preparazione di una miscela per autodifesa a base di peperoncino, alcool a 95 gradi e una percentuale di olio vegetale.
Nonostante l’idea di produrre in casa uno strumento di difesa utile possa sembrare allettante, c’è da interrogarsi circa la sicurezza e l’incolumità di chi lo prepara e sugli eventuali effetti dannosi del composto, che inoltre dovrebbe essere confezionato in una bomboletta con chiusura di sicurezza, in modo tale da evitare l’apertura o la fuoriuscita accidentale del contenuto.
Per questo motivo, e per adempiere agli obblighi di legge, l’acquisto di un prodotto conforme alle disposizioni e che garantisca una riuscita efficace e sicura è la scelta più saggia da compiere.
In commercio sono disponibili anche prodotti che hanno lo stesso effetto del peperoncino, pur non contenendo principi attivi che si riconducono a questo elemento. Gli effetti sull’aggressore sono gli stessi e sono identificabili nel temporaneo annebbiamento della vista, perdita momentanea dell’orientamento, nausea e vomito.
Questa soluzione è spesso associata a una consistenza del prodotto sotto forma di gel, che in alcuni casi è sottoposto a colorazioni in tinte accese per contrassegnare in modo inequivocabile il segno dello spray sulla pelle dell’aggressore, che a volte potrebbe impiegare qualche giorno per rimuovere totalmente le tracce del gel dall’epidermide.
In questo caso, non sono previste le limitazioni riguardanti i 20 ml di liquido contenuto nella bomboletta, poiché il prodotto non è a base di peperoncino.